Cerniere per Porte: Tipologie e Consigli per la Scelta

Alberti Laura Anna Maria Alberti Laura Anna Maria
Linea Mìmesi , PIETRELLI PORTE PIETRELLI PORTE Puertas modernas
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Quando si sceglie una porta per la propria abitazione, oltre alla sua estetica, è bene considerare anche la sua qualità. E quale indicatore migliore di una cerniera, per misurare se una porta – oltre che bella – è anche robusta, resistente e di valore? Se invece le cerniere per porte dovessimo sostituirle, e volessimo procedere in autonomia, è bene conoscere tutte le tipologie che il mercato offre per adottare una soluzione che, oltre che sicura, sia anche durevole nel tempo.

Quando si scelgono cerniere per porte in legno, cerniere per porte in ferro e cerniere per porte a libro (ma anche per infissi di altro tipo), viene istintivo soffermarsi sulla portata dichiarata dal produttore, ma non è certo questo l’unico dato da tenere in considerazione. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza tra le tante tipologie di cerniere in commercio, e vi aiuteremo a considerare tutte le variabili per una scelta consapevole.

Come sono fatte le cerniere per porte

La prima cosa da considerare per scegliere le cerniere per porte è il peso, che viene espresso in chili e che si misura poggiando la porta su di una bilancia apposita. C’è poi, altrettanto e ancor più importante, la portata. Cosa tiene in considerazione questo valore? Il peso nominale, il rapporto tra altezza e larghezza della porta, la sua frequenza di utilizzo. Le cerniere marchiate CE, realizzate secondo la normativa vigente EN 1935, prevedono che una porta standard (2000 x 1000 mm) abbia una distanza tra le cerniere di 1540 mm, che vengano utilizzate due cerniere di cui una portante (se invece le cerniere fossero a scomparsa, dovranno essere entrambe portanti), e che le cerniere siano in grado di sostenere 200.000 cicli di apertura.

Ma com’è fatta, una cerniera? Guarnizione in ferro composta da due parti articolate da un perno (che permette l’apertura della porta), è generalmente in metallo (acciaio nichelato o bicromato, inox, ottone) e si compone di tre parti: la cerniera vera e propria che rimane immobile, il cardine che funge da perno e il battente che supporta l’elemento mobile.

Come scegliere le cerniere per porte

Per orientarsi nella scelta delle cerniere per porte, è fondamentale considerare il supporto su cui queste andranno montate. Le cerniere per porte in legno sono ad avvitamento (adatte anche al cemento), le cerniere per porte in ferro vanno selezionate tra i modelli da saldare. Se dobbiamo invece acquistare cerniere per porte scorrevoli, bisogna distinguere tra il luogo di fissaggio interno e quello esterno: sebbene esistano cerniere polivalenti, per un utilizzo esterno è decisamente scegliere l’acciaio inox.

Altre variabili da tenere in considerazione sono il tipo di posa (a incasso o ad applicazione) e le proprietà meccaniche della cerniera stessa: è infatti fondamentale considerare la porta da articolare e la capacità di carico della cerniera. Un modello in ottone, ad esempio, è perfetto per le ante di mobili e mobiletti ma non può reggere il peso di una porta battente.

Le cerniere a vite

Le cerniere per porte più comuni sono le cerniere anuba (o a vite), composte da due membri cilindrici – un maschio e una femmina – e da due perni filettati inseriti uno nell’anta e uno nel telaio. Tipologia più diffusa tra le cerniere per porte in legno, per montarle è necessario disporre di un trapano con una punta di diametro pari a quello dei perni filettati della cerniera, in modo da poter realizzare fori corrispondenti su anta e telaio; con una dima, posta in angolo tra il telaio e l’anta e bloccata da un morsetto da banco, è possibile realizzare tutti i fori in un solo passaggio.

La dima dovrà essere scelta sulla base della tipologia dell’anta: se è incassata, e chiude a filo del telaio, la cerniera formerà un angolo di circa 45° con la parte filettata in prossimità del filo esterno dell’anta; se è a battuta, la filettatura sarà quasi in squadra, con quella nell’anta leggermente inclinata. Per le cerniere a scomparsa più moderne, la dima è infine quella universale.

Le cerniere a libro

Le cerniere per porte a libro agevolano lo spostamento angolare di un’anta rispetto al telaio, e sono formate da due ali forate per il passaggio delle viti e da un bordo esterno sagomato a tubetto, su cui si innesta il perno di rotazione: è questo l’unico elemento che resta a vista, poiché le ali vengono incassate a filo della superficie in legno (una sulla parte mobile, una sulla parte fissa). Queste hanno fori un po’ svasati, in modo che la testa fresata delle viti non sporga oltre la cerniera e in modo che la chiusura non sia perfetta. A variare è invece il diametro del perno, da scegliere sulla base del peso che deve sostenere.

Le cerniere a scomparsa

Infine, tra le varie tipologie di cerniere per porta, troviamo le cerniere a scomparsa. Grazie alla loro ridotta invasività e al loro design ricercato, sono la tipologia di cerniera più moderna: sono belle da vedere, robuste, soddisfano insieme esigenze tecniche ed estetiche. Ci sono persino alcuni modelli colorati, adatte per le porte in legno, per i telai in acciaio e per quelli ricoperti.

Ecco dunque che, per scegliere la giusta cerniera, è bene tenere in considerazione tutta una serie di variabili: l’ampiezza del vano porta, la tipologia della stessa (a battente, a libro, scorrevole), lo spessore dell’anta, le finiture, il rivestimento, la volontà di mantenere le ferramenta a vista oppure invisibili.

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